Dio ha stabilito un giorno quando giudicherà tutti gli empi per mezzo di Gesù Cristo e quel giorno non è molto lontano. È rivelato dunque che: “…Ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell’uomo ch’egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti” (At.17:31).

Quando avverrà tutto questo?

Il giorno è conosciuto solamente da Dio, attestato dal profeta Zaccaria e da Gesù, che rivela: “Ma quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno li sa, neppure gli angeli del cielo, neppure il Figlio, ma il Padre solo” (Mt.24:36; Zac.14:7).

Gesù: “Respirerà come profumo il timore del SIGNORE, non giudicherà dall’apparenza, non darà sentenze stando al sentito dire” (Is.11:3), perché è: “-Fedele- e –Verace-: egli giudica e combatte con giustizia” (Ap.19:11).

Alla sola Parola, che Gesù pronuncerà, tutti i presenti alla guerra si uccideranno l’un l’altro con la propria spada, come profetizzato: “La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà” (Is.11:4-5).

Il giorno della guerra, chiamata di Armagheddon, è indicato come il giorno del Signore o giorno della vendetta del Signore ed è rivelato ciò che avverrà: “C’è una folla, una moltitudine, nella valle del Giudizio! Perché il giorno del SIGNORE è vicino, nella valle del Giudizio” (Gioele 3:14; 1:15; Ez.30:3; Is.34:8; 13:9-13; 22:5; Ger.46:10).

Questo giorno è riservato per tutti quelli che non hanno creduto all’evangelo, ma si sono compiaciuti nella menzogna, divenendo nemici di Dio. Essi subiranno il giudizio e saranno annientati dal soffio della Parola, che Gesù pronuncerà (Is.11:4; 2Tes.2:8). Infatti, tutti i seduttori e i sedotti saranno uccisi alla Parola di Gesù: “…con il soffio della sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta”, “…Abbatterò il trono dei regni e distruggerò la potenza dei regni delle nazioni, rovescerò i carri e i loro equipaggi: cadranno cavalli e cavalieri; ognuno verrà trafitto dalla spada del proprio fratello” (Aggeo 2:22; Zac.14:13; Ez.38:21).

La nostra consolazione è solamente in Cristo Gesù, perché: “L’Eterno è giusto in tutte le sue vie e benigno in tutte le sue opere. L’Eterno è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità. Egli soddisfa il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido e li salva. L’Eterno protegge tutti quelli che l’amano e distruggerà tutti gli empi. La mia bocca narrerà la lode dell’Eterno, e ogni carne benedirà il suo santo nome per sempre” (Sal.145:17-21).

I santi, coloro che hanno posto il proprio fondamento sulla verità e camminano come Gesù camminò (1Gv.2:6), si ritroveranno molto presto tutti insieme con Gesù.

Io posso dire con certezza che “Il Signore mi libererà da ogni azione malvagia e mi salverà nel suo regno celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen” (2Tmt.4:18).

Se tu hai la sicurezza di essere figlio di Dio, avrai udito anche che: “Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio” (Col.1:13).

Allora puoi gioire smisuratamente in Cristo, ma se ancora non l’avessi accettato, non indugiare più, ma deciditi e cerca oggi quell’olio, che serve per tenere accesa la tua lampada dello Spirito Santo.

La lampada è la Parola di Dio (Mt.25), che illumina il tuo e il mio cammino in santità. Ricorda che, senza lo Spirito, questa lampada rimarrebbe spenta nelle tue mani e sarebbe inutile, “…come le parole di un libro sigillato: si dà a uno che sappia leggere dicendogli: -Leggilo-, ma quegli risponde: -Non posso, perché è sigillato-. Oppure si dà il libro a chi non sa leggere dicendogli: -Leggilo-, ma quegli risponde: -Non so leggere-“ (Is.29:11,12).

Non rimanere nemico di Dio (Rom.1:30; Naum 1:2) e non onorarLo solo con la bocca, perché non ti servirà, ma dichiara di amarLo con tutto il tuo cuore (lo spirito), con l’anima e con tutta la tua forza, altrimenti i tuoi occhi resteranno velati.

Chiediamo che in noi aumenti la conoscenza di Dio e di Cristo Gesù, per ubbidire alle Scritture ed essere sicuri che: “…il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui” (Ef.1:17).

Da non trascurare le parole di Gesù, che ci incita a ravvederci (Ap.2:16), perché se non lo facciamo, alla fine, combatterà contro di noi con la spada della sua bocca, che è la Parola di Dio, a cui non abbiamo ubbidito, ma “Come figli ubbidienti, non conformatevi alle concupiscenze del tempo passato, quando eravate nell’ignoranza” (1Ptr.1:14).

Che cosa dobbiamo fare ancora? Credere e ancora pregare, fino alla fine!

Chi crede nel Figlio ha vita eterna, ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui” (Gv.3:36).