L’apostolo Paolo raccomanda ai fratelli che “…impariate a non andare al di là di ciò che è scritto, per non gonfiarvi l’un per l’altro a danno di terzi” (1Cor.4:6), mentre gli scrittori cercano di modificare, aggiungere o togliere parti della Sacra Scrittura, distorcendo e annullando il messaggio della Parola di Dio.
Inoltre ricorda che, secondo le regole e le leggi, quando viene redatto un testamento, nessuno prova a cambiarlo o a modificare il contenuto a proprio vantaggio, pena la nullità, anche se è un documento stabilito per volontà di uomini: “Fratelli, io parlo secondo le usanze degli uomini: quando un testamento è stato validamente concluso, pur essendo soltanto un atto umano, nessuno lo annulla o vi aggiunge qualcosa” (Gal.3:15). Moltissime religioni o denominazioni si sono formate con proprio statuto, basato su principi dottrinali tratti e modificati dalla Bibbia, secondo individuale interpretazione o rivelazione umana.
Non vi è più timore di Dio e né rispetto per la sua Parola, come fu dal principio, quando Dio ordinò a Mose di costruire il tabernacolo “…-Guarda-, disse, –di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte-“ (Ebr.8:5).
Mosè fu fedele in tutto quello che Dio gli comandò e non provò a cambiare alcuna cosa del piano di Dio (Ebr.3:5) e, a sua volta, consigliò il popolo, che Dio gli aveva affidato: “Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla, ma osserverete i comandamenti del SIGNORE vostro Dio, che io vi prescrivo” (Deut.4:2).
Il popolo si sviò purtroppo molte volte dal mettere in pratica i comandamenti di Dio, con altrettante conseguenze. Inoltre a indurre alla disobbedienza furono proprio i falsi profeti e gli scribi, che cercarono di modificare la Legge, i decreti e i comandamenti di Dio a loro vantaggio, mentre il profeta, per lo Spirito di Dio, li riprende, chiedendo: “Come potete voi dire: -Noi siam savi e la legge dell’Eterno è con noi?- Sì certo, ma la penna bugiarda degli scribi ne ha falsato il senso” (Ger.8:8).
Siamo negli ultimi giorni del periodo della chiesa di Laodicea e, quando terminerà la Grazia, gli uomini ribelli a Dio, che hanno cercato di fare, come meglio hanno creduto, seguendo ognuno la sua propria via, idea e scopo, senza tener conto di ciò che è Scritto: “Non aggiungere nulla alle sue parole, perché egli non ti rimproveri e tu sia trovato bugiardo” (Prv.30:6), saranno giudicati colpevoli e saranno condannati, senza rimedio, al fuoco eterno per l’eternità (Ap.20:15).
Quando si aggiunge o si toglie una sola parola a quella pronunciata dai profeti, da Gesù o dai suoi apostoli, mettiamo del nostro e contaminiamo così la Parola con il nostro pensiero carnale, facendole perdere il senso e la potenza.
Quanti si ritengono maestri e dichiarano di conoscere la verità, per aver frequentato corsi biblici superiori o aver studiato e superato esami, conseguendo titoli e abilitazioni per insegnare e formare apostoli, pastori e ministri, quando “verrà il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie” (2Tmt.4:3) e “Fratelli miei, non siate in molti a far da maestri, sapendo che ne riceveremo un più severo giudizio, poiché tutti manchiamo in molte cose…” (Gcm.3:1,2), ma siamo consapevoli delle responsabilità affidateci, attenendoci alla Parola e non al nostro sapere.
Quanti sanno che: “La via di Dio è perfetta, la parola del SIGNORE è purificata con il fuoco. Egli è lo scudo di quelli che si rifugiano in lui” (2Sam.22:31; Sal.18:30). Non occorre la nostra intelligenza o alcun ragionamento, né conoscenza culturale o alcun titolo di istruzione, per cercare di individuare la verità, perché per i figli di Dio, che sono ripieni di Spirito Santo, conoscono la verità: “Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; e conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv.8:31,32) e “poiché il frutto dello Spirito consiste in tutto ciò che è bontà, giustizia e verità” (Ef.5:9).
“Le parole del SIGNORE sono parole pure, sono argento raffinato in un crogiuolo di terra, purificato sette volte” (Sal.12:6). Nessuno può cambiare ciò che è perfetto, santo, giusto e uscito dalla bocca di Dio e chi lo fa, non ha la verità, perciò non ha mai conosciuto Dio, perché “Chi dice: -Io l’ho conosciuto-, e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui” (1Gv.2:4).
Tutto quello che noi dovevamo conoscere di Dio, ce lo ha inviato, tramite i suoi profeti “Poiché il Signore, DIO, non fa nulla senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti” (Amos 3:7). Non cerchiamo altro, fuori da quello che Dio ci ha dato, tramite la Sua Parola, che è perfetta, ma in ogni attimo della nostra vita, ricordiamo “…le parole già dette dai santi profeti, e il comandamento del Signore e Salvatore trasmessovi dai vostri apostoli” (2Ptr.3:2) e sicuramente non ci mancherà alcuna cosa.
Abbiamo la via perfetta, che è Cristo Gesù. Egli è la verità, da mettere in pratica e, alla fine, entrare nel suo regno per la vita eterna.
Guardiamoci da chi falsifica la Parola di Dio: “Noi non falsifichiamo infatti la parola di Dio come molti altri, ma parliamo in sincerità come da parte di Dio, davanti a Dio in Cristo” (2Cor.2:17), “Infatti verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie” (2Tmt.4:3).
Oggi siamo nel tempo dell’apostasia e moltissimi abbandonano la fede e vanno dietro a favole bene costruite, ma se ascoltiamo la Parola di Dio e la mettiamo in pratica, così com’è, noi saremo ritenuti vittoriosi.
Gesù ci avverte: “Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell’albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro” (Ap.22:18,19).
“…Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell’acqua accompagnato dalla parola, al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata” (Ef.5:25-27).
Cristo ci ha amati, a tal punto da sacrificare la sua vita, in ubbidienza a Dio e lo ha fatto non solo per me e per te, ma per tutti quelli che credono in Lui, mentre agli altri dice: “Perché mi chiamate: -Signore, Signore!- e non fate quello che dico?” (Lc.6:46).