Conclusione.
Questi sono gli eventi mostrati in spirito all’apostolo Giovanni.
“Chi è ingiusto continui ad essere ingiusto, chi è immondo continui ad essere immondo, chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo continui a santificarsi” (v.11).
Molti credenti, che servivano il Signore, sono tornati indietro e tanti desiderano servire due padroni: il mondo e Cristo, ma altri ancora si sforzano per entrare per la porta stretta (Mt.7:13), camminando in giustizia e santità.
Il gran giorno arriverà, dove ognuno, individualmente, presenterà rendiconto a Dio delle proprie azioni.
Se avessimo conservato la fede, perseverando fino alla fine e se avessimo diligentemente messo in pratica la sua Parola, riportando vittoria sul nemico, allora riceveremmo il premio che Gesù ci ha promesso: “Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo le opere che egli ha fatto” (Ap.22:12).
La ricompensa: “A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono…” (Ap.3:21) è reale. Abbiamo la certezza di ciò, garantito dalle sue promesse e dalla fedeltà dell’Eterno.
Affidiamoci interamente alla giustizia divina, custodendo gelosamente le parole di questa profezia, come un tesoro prezioso.
Ti posso assicurare che esse ti saranno di grande benedizione, a dimostrazione della loro assoluta validità, come per me lo sono.
Acquisterai forza e supererai molte difficoltà nel serbare nel tuo cuore ciò che ti è stato promesso, sempre rimanendo fedele fino all’ultimo.
Vediamo in quest’ultimo periodo l’andamento della società, della vita e notiamo la netta differenza di quelli che si santificano e praticano la giustizia con quelli che camminano ignorandola e convincendosi che saranno salvati ugualmente per non aver fatto alcun male, comportandosi decorosamente, comunque vadano le cose. Questi ultimi ritengono che Dio li ami lo stesso, confidando nella sua misericordia.
Teniamo sempre presente che Dio renderà ad ognuno secondo le opere che avrà fatto, se di contaminazione spirituale ed ingiustizia o di santità e di equità.
Gesù ci esorta e ci raccomanda di pregare con fede ed egli ci donerà tutto quello che gli abbiamo chiesto (Mt.21:22).
La cosa è stupenda, di che cosa hai bisogno tu realmente? Di forze spirituali, di costanza, di sapienza, di coraggio, di perseveranza, chiedi tutto ciò che ti occorre, per servire meglio colui che ci ha riscattati dalle tenebre, portandoci a vivere nella sua luce risplendente e chiara.
Siamo giustificati attraverso la fede, abbiamo pace e siamo riconciliati a Dio per mezzo del sangue di Gesù, nostro Signore (Rom.5:1).
Lo Spirito e la sposa dicono: “…- Vieni! -. E chi ode dica: – Vieni -. E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita“.
Ultima dichiarazione: “Colui che testimonia queste cose, dice: – Si, vengo presto. Amen -…” (v.20).
Messaggio finale.
Esorto chiunque a dissetarsi definitivamente dell’acqua viva, che scaturisce da Gesù, sorgente di acqua pura che zampilla in vita eterna (Gv.4:14).
Attenzione a non aggiungere, né togliere alcuna parola dalle profezie di questo libro per le conseguenze che ne derivano su chi lo commette.
Dio ci ha fatti diventare suo popolo, mentre noi non lo eravamo, comprandoci col sangue del suo unigenito Figlio per il riscatto dalle nostre iniquità.
Ha stabilito un tempo per la Grazia, che presto terminerà; non aspettare invano, indugiando, ma decidi di cambiare la tua vita, adesso.
Se tu appartenessi al popolo della grande Babilonia, così chiamata per la grande confusione ecumenica, Dio ti sollecita ad uscirne, prima che il giudizio si abbatta su di essa, distruggendola col fuoco (Ap.18:17).
Metti la tua vita in salvo, vai ai suoi piedi, abbandonando le mondanità e comincia a vivere per Cristo.
Appartieni già ad una chiesa, sei un credente tiepido?
Allora è tempo che tu accendi in te il fuoco dello Spirito Santo. Se ancora non fosse in te, cercalo con fede, chiedilo senza dubitare, perché lo riceverai secondo la promessa di Gesù: “Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere,… perché dimora con voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani; tornerò a voi” (Gv.14:16-18) e “…che io vi manderò” (Gv.15:26; 16:7).
E’ di vitale importanza, come Gesù dichiara: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio“, (Gv.3:5).
Non permettere che Gesù ti respinga e ti cacci via dalla sua presenza, perché per te non ci sarà più un altra possibilità, ma affronterai la grande tribolazione e ” – Poiché ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; e tutti quelli che operano empiamente saranno come stoppia; il giorno che viene li brucerà – , dice l’Eterno degli eserciti, – in modo da non lasciar loro né radice né ramo…” (Mal. 4:1).
Non attendere di presentarti impreparato al giudizio divino, contando solo nella benignità, nella misericordia e nell’amore del Signore, potresti restare deluso, perché in quel momento l’Eterno rivestirà la carica di giusto giudice, “Ma ora, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, Dio comanda a tutti gli uomini e dappertutto che si ravvedano. Poiché egli ha stabilito un giorno in cui giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo di quell’uomo che egli ha stabilito (Gesù); e ne ha dato prova a tutti, risuscitandolo dai morti” (Atti 17:30,31).
Prenditi cura oggi della tua anima ed anche il tuo corpo ne gioverà; cammina in santità e fai attenzione per mantenerti puro da ogni cosa mondana; sii estraneo al peccato e al male.
Tieni presente che se tu non sentissi il suono della tromba per essere da Cristo Gesù rapito nelle nuvole, allora risusciteresti nell’ultima resurrezione, per essere sottoposto al giudizio universale, che nessuno potrà evitare.
Non sarai giustificato secondo le tue ragioni, ma attraverso il contenuto dei libri, che saranno aperti e, se il tuo nome non sarà trovato scritto, sarai allontanato e gettato fuori, dove troverai ad accoglierti la geenna del fuoco eterno.
Ravvediti dunque, cerca e troverai, chiedi e riceverai, bussa e ti sarà aperto (Mt.7:7,8), perché Gesù esprime: “…io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me” (Apoc.3:20).
Se tu sei fervente e ripieno dello Spirito Santo, non smettere di cercare sempre di più la sua presenza, notte e giorno, santificati ancora, accostati a Gesù con cuore puro, affaticati senza stancarti per l’opera del Signore.
Gesù garantisce che non mette altro peso su chi non si contamina con il mondo, ma insiste “…ma tenete fermamente ciò che avete finché io venga” (Apoc.2:25).
Non c’è altro da aggiungere, perché Gesù ha compiuto già tutto. Lui è “Il Testimone fedele e verace, il principio della creazione di Dio, e lui è l’Amen. Il principio e la fine“.
“Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e serbano le cose che vi sono scritte…” (Apoc.1:3 – 22:7).
Ricordati di non dare spazio alle bugie di satana, combattilo con l’arma della fede, per essere trovato come devoto servitore.
Dio sarà con noi nell’adempiere ogni passo della sua Parola, per essere tutti insieme vincitori fino alla fine, per vivere nel suo regno, gloriosamente eterno.
Non perderti d’animo, combatti il nemico, perché lui cerca di confonderti con false credenze e ricordati che oggi si nasconde sotto forma di angelo di luce.
Nessun uomo lo sorpassa in astuzia, definito per questo serpente antico; usa qualunque stratagemma per portarti ai suoi malvagi piani, senza che tu te ne accorga.
I figli di Dio sono in pericolo, ma Gesù è il nostro avvocato; è colui che ci difende ed intercede per noi. Infatti egli, pregando il Padre, rivolse: “…Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dato, affinché siano uno come noi. … Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo,… Santificali nella tua verità; la tua parola è verità“; (Gv.17:11,15-17).
Quindi con sicurezza e tranquillità accostiamoci al Signore, affidando tutto di noi a Gesù, che ci ha amato, donando la sua propria vita per noi, dichiarando: “Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche coloro che tu mi hai dato, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai dato, perché tu mi hai amato prima della fondazione del mondo” (Gv.17:24).
Lascia il mondo e corri tra le sue braccia amorose per poter contemplare la sua gloria, attraverso le grandi benedizioni, qui, sulla terra e infine nel suo regno per l’eternità, rivendicando adesso l’affermazione di Gesù: “Io vi dico in verità che non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o figli o poderi per amore mio e dell’evangelo, che non riceva il centuplo ora, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle, madre, figli e poderi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna” (Mrc.10:29,30).
Amen, Amen e Amen.