A tutti quelli che interpretano le profezie secondo il loro pensiero carnale, l’apostolo Pietro dichiara: “Noi abbiamo anche la parola profetica più certa a cui fate bene a porgere attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori, sapendo prima questo: che nessuna profezia della Scrittura è soggetta a particolare interpretazione. Nessuna profezia infatti è mai proceduta da volontà d’uomo, ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo “ (1Ptr.1:19-21).
Tutte le Scritture sono ispirate “…per mezzo dello Spirito, è stato rivelato ai santi apostoli e profeti di lui” (Ef.3:5). Nessuna rivelazione divina proviene dalla carne, pertanto ogni comprensione derivata da ragionamenti, riflessioni, studi e cultura di una mente carnale non coincide con la verità del messaggio biblico. Molti provano ugualmente ad interpretare le profezie, ma con deludenti risultati e, ancor più grave, non si rendono conto che così facendo si attirano addosso una grande condanna.
Stiamo quindi lontani da coloro che si affidano “…alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale” (Col.2:18).
Le persone senza lo Spirito sono solamente gonfie nella propria vanità mentale, perciò intendono contrariamente alla verità, secondo la propria intelligenza carnale, come l’apostolo Pietro conferma quanto segnalato dall’apostolo Paolo, che “…fa in tutte le sue lettere, in cui tratta di questi argomenti. In esse ci sono alcune cose difficili a capirsi, che gli uomini ignoranti e instabili travisano a loro perdizione come anche le altre Scritture” (2Ptr.3:16).
Tutta la Parola di Dio si conosce esattamente solo per rivelazione, tramite lo Spirito. Per tutti gli altri, che si impegnano personalmente, resta difficile capire il vero significato e, per questo, la falsificano, usando l’inventiva della loro mente carnale.
Un prezioso consiglio ci viene dato dallo Spirito, tramite l’apostolo Paolo: “…non comportatevi più come si comportano i pagani nella vanità dei loro pensieri” (Ef.4:17), perciò, leggiamo ed esaminiamo le Sacre Scritture, ma prima occorre annullare totalmente il nostro pensiero carnale e “Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza” (Ef.6:10).
In conclusione, per comprendere correttamente la Parola di Dio, occorre che Gesù stesso, che è verità (Gv.14:6), ci apra gli occhi, rivelandoci le Scritture, come fece con Clèope e l’altro discepolo, che non riconobbero Gesù, quando gli apparve sulla strada per Emmaus, ma Egli “… aprì loro la mente per capire le Scritture” (Lc.24:45).
È Gesù che rivela solo a “…colui al quale il Figlio voglia rivelarlo” (Mt.11:27), perché il Figlio di Dio (Gesù) venne per farci conoscere il Padre, che è il Vero Dio e la vita eterna (1Gv.1:21).
Se non abbiamo ricevuto lo Spirito Santo e non dimora in noi, non possiamo conoscere la verità, perché essa si riceve solo tramite lo Spirito di Cristo Gesù. Molti dispensano interpretazioni carnali (senza lo Spirito), parlando di cose che non conoscono, come l’apostolo Giuda attesta: “Questi, invece, parlano in maniera oltraggiosa di quello che ignorano, e si corrompono in tutto ciò che sanno per istinto, come bestie prive di ragione” (Giuda 10).
Ogni ragionamento carnale verrà annullato, “Infatti sta scritto: -Io farò perire la sapienza dei saggi e annienterò l’intelligenza degli intelligenti-“ (1Cor.1:19).
Non cercare l’intelligenza e la sapienza scientifica di questo mondo, ma cerca invece la verità e la saggezza come si cerca l’oro “…si, se appunto invocherai l’intelligenza e chiamerai la saggezza, se la ricercherai come l’argento e per essa scaverai come per i tesori, allora comprenderai il timore del Signore e troverai la scienza di Dio” (Prv.2:3-5). La Parola di Dio è “oro purificato dal fuoco per diventare ricco“ (Ap.3:18) in conoscenza.
Non rimanere nella povertà e nella nudità spirituale, quando puoi essere ricco in sapienza e con un’intelligenza sublime delle cose vere e sante, solo se con fede ed umiltà, chiedi fortemente i doni dello Spirito, perché possa usarli alla gloria di Dio, perché “vi è diversità di doni, ma vi è un medesimo Spirito… distribuendo i doni a ciascuno in particolare come vuole” (1Cor.12:4-11).
Tu chiedi e Dio, che sa tutto, ti assegnerà il dono secondo la sua volontà, per essere un buon strumento nelle Sue mani.