Esiste una grande differenza tra gli esseri umani, scelti per essere figli di Dio e divenuti santi tramite il sacrificio di Cristo Gesù e gli angeli creati santi.
Dio creò gli angeli con la sola sua Parola.
Per primo creò un cherubino e lo fece bello e più sapiente degli altri, definito “…un modello di perfezione, pieno di sapienza, perfetto in bellezza; in Eden, giardino di Dio, tu eri coperto d’ogni pietra preziosa” (Ez.28:12,13). Tanto era la sua bellezza e splendore che Dio gli diede il nome di Lucifero, che vuol dire, figlio dell’aurora (Is.14:12).
Creò pure una miriade di angeli e glieli sottopose. Dio lo unse e lo stabilì come protettore su tutta la creazione angelica: “Tu eri un cherubino unto, un protettore. Io ti avevo posto sul monte santo di DIO e camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Tu eri perfetto nelle tue vie dal giorno in cui fosti creato, finché non si trovò in te la perversità” (Ez.28:14,15).
Non ci è dato di sapere quanto tempo il cherubino, unto come protettore, è stato perfetto nel compito che Dio gli assegnò, ma arrivò il tempo della sua perversità.
Egli si inorgoglì e introdusse il peccato tra gli angeli, “Il tuo cuore si era innalzato per la tua bellezza; hai corrotto la tua sapienza a motivo del tuo splendore” (Ez.28:17). Egli pensò nel suo cuore: “Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell’assemblea, nelle parti più remote del settentrione. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all’Altissimo” (Is.14:13,14).
Lucifero peccò e con lui la migliore parte degli angeli, che Dio li rinchiuse tutti nello Sceol, chiamato abisso. Inoltre distrusse totalmente il dominio degli angeli. Dio fermò le grandi acque e chiamò le tenebre sul mondo intero (Gen.1:1;2; Ez.31:15). Lo Spirito di Dio rimase ad aleggiare sopra le acque, insieme agli angeli, che restarono ubbidienti.
Dio allora stabilì un nuovo mondo, quello attuale, dove il peccato era ormai entrato a far parte di una moltitudine di angeli creati in principio. Così Dio, dopo aver distrutto il mondo degli angeli per la loro ribellione, stabilì un nuovo mondo con due generazioni opposte: quella del bene e quella del male.
Su quella del bene vi stabilì il proprio figlio, Gesù, che doveva nascere al tempo stabilito, mentre sulla discendenza del male vi pose l’angelo cherubino, divenuto “il dragone, il serpente antico – cioè il diavolo, satana” (Ap.20.1), per aver corrotto la sua sapienza, divenuta astuzia, come quella di un serpente.
Egli divenne principe di questo mondo di tenebre, dopo aver sedotto Adamo.
Dio gli diede nelle sue mani tutte le ricchezze (Lc.4:6) del mondo.
Il compito di tutti i demoni è rimasto quello di sedurre gli uomini con le ricchezze di questo mondo, che Dio pose a loro disposizione.
Dio non ha più sottoposto alcuna cosa agli angeli, come invece avvenne nella precedente creazione del mondo, come affermato: “Difatti, non è ad angeli che Dio ha sottoposto il mondo futuro del quale parliamo… Anzi, qualcuno in un passo ha testimoniato: Che cos’è l’uomo perché ti ricordi di lui o il figlio dell’uomo perché tu te ne curi? Di poco l’hai fatto inferiore agli angeli, di gloria e di onore l’hai coronato e hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi. Avendogli assoggettato ogni cosa, nulla ha lasciato che non gli fosse sottomesso” (Ebr.2:5,8; Sal.8:4).
Infatti, il mondo attuale è stato sottoposto al Figlio di Dio, che per un breve tempo è stato fatto inferiore agli angeli, mentre era in missione terrena, “Però quel Gesù, che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli provasse la morte a vantaggio di tutti” (Ebr.2:9).
Dio ha sempre avuto riguardo alla sua generazione; tutte le Scritture indicano come Dio si è rivelato in mezzo ai santi con la sua potenza e gloria.
Ora notiamo come Dio abbia innalzato la generazione del bene negli ultimi duemila anni. Come fu promesso, tramite i santi profeti, Gesù si fece carne, Egli “…svuotò se stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini” (Fil.2:7).
L’uomo fu tratto dalla polvere della terra, ma Dio si prese cura delle sue creature, fatte ad immagine di Cristo, “in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui” (1Cor.8:6).
Dio ha tanto amato, da interessarsi all’uomo, tanto da far divenire uomo il proprio Figlio, infatti “Che cos’è l’uomo che tu ne faccia tanto caso, che tu t’interessi a lui” (Giob.7:17; Sal.8:4), che Dio lo ha dato in sacrificio per il peccato di molti.
Il profeta Isaia rivelò il piano di Dio e così avvenne che Gesù, “Dopo il tormento dell’anima sua vedrà la luce e sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità” (Is.53:11). Tutto per redimere quelli che Dio aveva scelto come progenie del bene.
Egli li separò stabilendo una grande inimicizia nei seguaci del male, come ordinò a Satana: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Gen.3:15). La donna, in similitudine, è Israele, da cui venne il Messia, il Cristo, per riconciliare a Dio tutti quelli che erano perduti.
Egli, “Così è diventato di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha ereditato è più eccellente del loro” (Ebr.1:4).
Dio gli ha dato un nome superiore a tutti gli angeli celesti, che furono creati santi, perché Gesù diede la sua vita per tutti quelli che credono in Lui. Infatti, “a quale degli angeli ha mai detto: -Tu sei mio Figlio, oggi io t’ho generato-? e anche: -Io gli sarò Padre ed egli mi sarà Figlio-?” (Ebr.1:5). Gesù fu generato da Dio, tramite il suo Spirito e la sua Parola, mentre tutti gli angeli sono stati creati dalla Parola uscita dalla bocca di Dio. Gesù è chiamato Figlio dell’Altissimo (Lc.1:32,33) e Figlio di Davide o dell’uomo, perché venne dalla discendenza di Davide, secondo la carne.
Tutto spiegato perfettamente. Avvenne che, “…riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore” (Rom.1:3,4).
La discendenza di Cristo parte da Abramo, perché a lui furono fatte tutte le promesse di una discendenza come la rena, che è sul lido del mare ed in lui tutte le nazioni sono state benedette, “Infatti, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di Abraamo” (Ebr.2:16).
La discendenza di Abramo (umana) è superiore a quella degli angeli celesti, i quali sono tutti al servizio di Dio, come esposto: “E mentre degli angeli dice: -Dei suoi angeli egli fa dei venti, e dei suoi ministri fiamme di fuoco-“ (Ebr.1:7).
Gli angeli celesti sono mandati a servire i santi, eletti ed amati da Dio “Poiché egli comanderà ai suoi angeli di proteggerti in tutte le tue vie” (Sal.91:11), così Dio pone un angelo intorno a quelli che lo temono per liberarli (Sal.34:7), perché Dio “…fa dei venti i suoi messaggeri, delle fiamme di fuoco i suoi ministri” (Sal.104:4).
Dio ci ha molto amato tanto da dare il suo unigenito Figlio in sacrificio, per annullare i nostri peccati, infatti: “In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” (1Gv.4:10).
Tutto questo non è stato fatto in favore degli angeli celesti, “…ma per quelli che sono chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio” (1Cor.1:24). Noi che siamo stati chiamati a servire Dio, in Spirito e verità, abbiamo la certezza assoluta che Dio manda i suoi angeli in nostro favore, come è scritto: “Essi non sono forse tutti spiriti al servizio di Dio, mandati a servire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza?” (Ebr.1:14).
Noi che crediamo in Colui: “che, asceso al cielo, sta alla destra di Dio, dove angeli, principati e potenze gli sono sottoposti” (1Ptr.3:22) e allora chi ci potrà vincere o condannare? “…Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi” (Rom.8:34).
Nessun timore, perché gli angeli di Dio sono accampati intorno a quelli che devono ereditare la salvezza, per servirli e liberarli. Come Cristo è l’erede ed è superiore agli angeli, noi siamo coeredi con Lui e quindi anche noi saremo come Cristo Gesù (Rom.8:17) “…eredi secondo la promessa” (Gal.3:29).