“E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato” (Gv.3:14). Gesù è stato innalzato dal Padre (Dio) alla sua destra, “Perciò anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome” (Fil.2:9; At.2:33).
Il mondo giace nelle tenebre, senza Dio, perciò Egli ha innalzato e reso eccelso il suo Figlio, Gesù (Sal.89:27), affinché quelli che fissano il loro sguardo su di Lui, ricevano vita eterna “…tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio” (Ebr.12:2).
Nel deserto, il popolo della Legge mormorò contro Dio e contro Mosè, perché il cibo che mangiavano (la manna) era un cibo troppo leggero. Essi si lamentarono, perché le forze venivano meno, “Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero d’Israeliti morì” (Num.21:6). Il popolo allora si pentì e chiese a Mosè di pregare Dio, perché allontanasse da loro quei serpenti e
“L’Eterno disse quindi a Mosè: -Fa’ un serpente ardente e mettilo sopra un’asta; e avverrà che chiunque sarà morso e lo guarderà, vivrà-. Mosè fece allora un serpente di bronzo e lo mise sopra un’asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, viveva” (Num.21:8,9).
Il peccato da sempre produce morte, ma solo se si guarda Cristo, il solo che può creare la fede in noi, vivremo. Il mondo ha rinnegato Dio, sostituendosi a Lui con ogni mezzo. La scienza cerca di scoprire le leggi della creazione, per poterle usare e modificare secondo il loro desiderio umano. In particolare, i ricercatori sostengono che i loro studi sono a fin di bene per l’umanità.
È l’uomo superiore a Dio? Forse Dio non si cura più della sua creazione?
Nessuno tiene conto dell’arrivo del giorno, quando Dio distruggerà “…quelli che distruggono la terra” (Ap.11:18). Dio manderà i suoi flagelli sul mondo intero, “Ma tutte queste cose saranno soltanto l’inizio delle doglie di parto” (Mt.24:8). L’iniquità è aumentata a dismisura, senza limiti e senza regole. Progetti assurdi e invenzioni impossibili, che mai nessun essere umano, prima d’ora, abbia mai pensato di realizzare e che oggi è possibile con l’attuale tecnologia. Servirebbe molto tempo, per elencare tutti i processi peccaminosi, dichiarati dai governanti delle nazioni, come scoperte utili al progresso scientifico, economico.
Tutto terminerà, perché arriverà la fine anche di tutti gli scienziati iniqui e di tutti i governanti senza scrupoli, perché: “Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura, sorgerà un re dall’aspetto feroce ed esperto in stratagemmi” (Dan.8:23).
Ogni autorità sarà allora assoggettata ad un unico re, per tre anni e mezzo. Questo sovrano sarà a capo di tutto l’universo, si metterà al posto di Dio e si innalzerà come un dio. Egli avrà la forza e la potenza di Satana, il suo regno e la sua autorità (Ap.13:1-10). Avrà anche la ferocia, come una bestia, che userà contro un residuo santo del popolo di Dio (Israele).
In quel tempo, Dio manderà dal cielo le terribili piaghe delle sette coppe della sua ira (Ap.16). Tutti quelli, che invece appartengono alla Chiesa di Cristo, i chiamati, gli eletti e i fedeli (Ap.17:14), Gesù li toglierà da questo mondo, quando apparirà sulle nuvole. Nessun altro sentirà la chiamata o il comando con voce di arcangelo, se non gli eletti e i fedeli, che sono stati lavati con il sangue di Gesù.
Come Gesù fu portato in cielo, quando “…fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo… Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo” (Atti 1:9-11), allo stesso modo Gesù tornerà. Nessuno altro al mondo lo vide salire in cielo, ma solo i suoi apostoli, così sarà al suo ritorno, quando lo vedranno solo gli eletti, ovvero coloro che hanno il loro nome scritto nei cieli, come precisato: “…rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc.10:20).
Nessuno si faccia prendere dal timore, perché bisogna guardare sempre Cristo, avendo in Lui, fede. Tenere sempre molto olio (Spirito) nelle nostre lampade, affinché nessuno resti nelle tenebre, come le cinque vergini disavvedute (Mt.25).
Ricordatevi che tutto quello che vediamo oggi, lo dimenticheremo molto presto, perché saremo con il nostro Signore e Salvatore.
“…le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove” (2Cor.5:17).