Dio fa grazia a chi vuole, perché Egli è il Padrone dell’argilla, cioè di noi, formati dalla terra. Per questo del suo fa quello che vuole (Rom.9). Puoi anche non credere a Dio e credere all’uomo, ma di certo non sarai mai un vaso ad onore, se non ti converti e lasci le tue idee senza fondamento biblico.
Tutti quelli che, per grazia, sono divenuti figli di Dio, sono eredi delle sue promesse, perché “Ora, se siete di Cristo, siete dunque progenie d’Abrahamo ed eredi secondo la promessa” (Gal.3:29).
Tramite i suoi servi, Dio ha lasciato tanti esempi, ma l’intelligenza di molti resta offuscata ed è dura da capire concetti spirituali. Gesù ne ha dato prova con le sue opere, ricordando un miracolo riguardante Naaman, “…al tempo del profeta Eliseo vi erano molti lebbrosi in Israele; eppure nessuno di loro fu mondato, eccetto Naaman il Siro” (Lc.4:27). La guarigione accadde solo quando il capo dell’esercito siriano rinunciò al suo pensiero orgoglioso, si umiliò e credette, facendo quello che gli fu detto dal profeta Eliseo.
Ancora leggiamo che Dio scelse Giacobbe e rigettò Esaù. Così avvenne “…Rebecca che ebbe figli da un solo uomo, Isacco nostro padre: quando essi ancora non erano nati e nulla avevano fatto di bene o di male, perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull’elezione non in base alle opere, ma alla volontà di colui che chiama, le fu dichiarato: Il maggiore sarà sottomesso al minore” (Rom.9:10-12), “…Quindi non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell’uomo, ma da Dio che usa misericordia” (Rom.9:16).
L’uomo invece immagina di avere il libero arbitrio e pertanto è convinto che lui può scegliere di amare Dio o il mondo. Tramite lo Spirito di Dio, i profeti e gli apostoli di Cristo affermano che “Dio quindi usa misericordia a chi Lui vuole e indurisce chi vuole. Mi potrai però dire: -Ma allora perché ancora rimprovera? Chi può infatti resistere al suo volere?- O uomo, tu chi sei per disputare con Dio? Oserà forse dire il vaso plasmato a colui che lo plasmò: -Perché mi hai fatto così?-. Forse il vasaio non è padrone dell’argilla, per fare con la medesima pasta un vaso per uso nobile e uno per uso volgare?” (Rom.9:18-21).
Per molti è incomprensibile tutto questo, perché essi si sono formati un dio a loro immagine. Parlano di Dio, ma non lo conoscono affatto. Gli stolti amano le loro menzogne, negano quanto è scritto e sono sempre pronti a cambiare la verità in menzogna (Rom.1:25), secondo il loro pensiero.
“Ma Dio dice all’empio: -Perché vai elencando le mie leggi e hai sempre sulle labbra il mio patto, tu che detesti la disciplina e ti getti dietro alle spalle le mie parole? Hai fatto queste cose, io ho taciuto, e tu hai pensato che io fossi come te; ma io ti riprenderò, e ti metterò tutto davanti agli occhi” (Sal.50:16-21).
Tutta la nostra intera vita spirituale è guidata da Dio. L’Eterno ha scelto sin dalla fondazione del mondo coloro che dovevano ereditare la salvezza (2Tmt.1:9; Ebr.1:14) “…i quali sono chiamati secondo il suo proponimento” (Rom.8:28), “Fedele è Dio dal quale siete stati chiamati alla comunione del suo Figlio Gesù Cristo, nostro Signore” (1Cor.1:9). Gesù confermò che “Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira” (Gv.6:44).
Prima che fondasse il mondo, Dio ha scritto nel libro della vita tutti quelli che dovevano ereditare la salvezza (Ebr.1:14). Al tempo stabilito ha mandato il suo unigenito Figlio, dato in sacrificio per tutti i loro peccati. Infatti, è scritto che i figli di Dio sono stati da Lui generati “A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati” (Gv.1:12,13). Non siamo stati generati da sangue, carne o dalla volontà dell’uomo, ma da Dio, che ci ha formati, perciò “Dio infatti non ci ha chiamati all’impurità, ma alla santificazione” (1Tes.4:7). E’ Dio che chiama, perciò: “I chiamati ricevano la promessa dell’eterna eredità” (Ebr.9:15), “…ma come colui che vi ha chiamati è santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta” (1Ptr.1:15).
In conclusione, Gesù affermò che pochi sono gli eletti, perché la porta è stretta e la via angusta (Mt.7:14; 22:14). Se stai seguendo i tuoi desideri e le tue visioni, fermati ed esaminati, prendendo la Parola di Dio.
Inizia a metterla in pratica, senza aggiungere e né togliere da ciò che è scritto. Dio ti aprirà gli occhi e vedrai che il tuo cuore cambierà, da un cuore di pietra ad un cuore di carne (2Cor.3:3). Il cuore, in analogia, è il nostro spirito, che deve essere morto al mondo, ma vivente in Cristo.
Ricorda che “E’ cosa spaventevole cadere nelle mani del Dio vivente” (Ebr.10:31) e “Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Rom.6:23).