“…e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra. A lui, che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue” (Ap.1:5).
L’opera, che Gesù ha compiuto, è perfetta come perfetto è tutto quello che procede da Dio. Gesù è il testimone fedele.
Egli è stato mandato da Dio, qui sulla terra, perché tutti potessero conoscere il Padre, cioè Dio: “E io ho fatto loro conoscere il tuo nome e lo farò conoscere ancora, affinché l’amore, del quale tu mi hai amato, sia in loro ed io in loro” (Gv.17:26; 1:18).
Gesù è il primogenito dai morti, vale a dire, il primo uomo che è risuscitato dai morti: “…cioè: che il Cristo avrebbe sofferto e che, essendo il primo a risuscitare dai morti, avrebbe annunziato la luce al popolo e ai gentili” (At.26:23).
Gesù è, e sarà per sempre il Principe di tutti i re della terra, perché Dio l’ha esaltato e l’ha fatto sedere alla Sua destra “Dio lo ha esaltato con la sua destra e lo ha fatto principe e salvatore per dare ad Israele ravvedimento e perdono dei peccati” (At.5:31).
Gesù è il RE dei re e il SIGNORE dei Signori (Ap.19:16).
Dio lo ha costituito Capo della sua Chiesa, come è scritto: “Voglio però che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, il capo della donna è l’uomo e il capo di Cristo è Dio” (1Cor.11:3). Questa è la gerarchia, che Dio ha composto: Capo Supremo e assoluto su tutti è Dio, poi Cristo Gesù, come Figlio di Dio, che è Capo dell’uomo, mentre l’uomo è capo della donna (su tutti regna Dio, che è il Creatore).
Gesù fu portato nei cieli, dove è seduto alla destra di Dio, che gli ha posto tutte le cose sotto i suoi piedi: “…tu gli hai posto tutte le cose sotto i piedi. Infatti, nel sottoporgli tutte le cose, non ha lasciato nulla che non gli fosse sottoposto. Tuttavia al presente non vediamo ancora che tutte le cose gli sono sottoposte” (Ebr.2:8).
Al presente, noi non vediamo le cose, che Dio gli ha sottoposto, ma è solo alla chiusura della Grazia, quando Gesù apparirà nelle nuvole, per raccogliere la sua Sposa, noi lo vedremo coronato di gloria e di onore (Ebr.2:9), perché Egli ha sofferto la morte per tutti i credenti.
La Sposa o Chiesa rapita, aspetterà la fine dei sette anni, periodo dell’ira di Dio su chi ha creduto alla menzogna di Satana. L’ira di Dio si completerà nella guerra di Armagheddon, dopo il regno satanico, quando Gesù si farà vedere da tutti e apparirà dal cielo. Gesù, il Fedele e Verace, cavalcherà un cavallo bianco, insieme al Suo esercito, che è la Sposa. Anche essa seguirà Gesù sopra dei cavalli bianchi, vestiti di lino finissimo bianco e risplendente (Ap.19:14).
Tutte le tribù della terra d’Israele, compresa la tribù di Giuda, con Gerusalemme, lo vedranno.
I Giudei sono quelli, che hanno condannato a morte Gesù, dicendo: “Sia il suo sangue sopra di noi e sopra i nostri figli!” (Mt.27:25) e così avvenne, perché Gerusalemme, Giuda ed Israele, a circa quaranta anni dall’ascensione di Gesù nei cieli, furono sconfitti dai romani. Questo evento fu profetizzato da tutti i profeti, partendo da Mosè.
Solo una terza parte, superstite, Dio la mandò in esilio tra tutte le nazioni del mondo. Il profeta Ezechiele dichiarò ciò che avvenne nel 70 dopo Cristo: “Una terza parte di te morirà di peste e sarà consumata dalla fame in mezzo a te; una terza parte cadrà di spada intorno a te e disperderò l’altra terza parte a tutti i venti, e sguainerò contro di essi la spada” (Ez.5:12).
Israele è stato mandato in esilio tra tutte le nazioni della terra, per il loro peccato d’incredulità e d’idolatria (Rom.11:20). L’esilio fu di sessantadue settimane (Dan.9:25), circa 1878 anni, iniziando dalla distruzione del Tempio di Dio in Gerusalemme ed è terminato nel 1948, quando Dio ha fatto ritornare un residuo di Ebrei nella terra d’Israele, ma in tempi angosciosi (Dan.9.25), per l’avvenuto sterminio di sei milioni di Ebrei nella Shoah.
Dio ritornerà ad innestare il Suo popolo nel proprio ceppo: “E anche essi, se non perseverano nell’incredulità, saranno nuovamente innestati, perché Dio è potente da innestarli di nuovo” (Rom.11:23).
Il profeta Daniele dichiara il tempo, quando avverrà il ravvedimento per Israele: “In quel tempo sorgerà Mikael, il gran principe, il difensore dei figli del tuo popolo; e ci sarà un tempo di angoscia, come non c’era mai stato da quando esistono le nazioni fino a quel tempo. In quel tempo il tuo popolo sarà salvato, tutti quelli che saranno trovati scritti nel libro” (Dan.12:1).
Nel tempo di angoscia, detto anche della grande tribolazione, mentre Satana regnerà, il residuo di Israele sarà portato da Dio in un luogo preparato per loro, lontano dal serpente antico (Satana) e lì saranno protetti da Dio, per tutto il tempo di 1260 giorni (Ap.12:6). Mikael, il gran principe, che è il difensore d’Israele, è Gesù, Principe d’Israele (Dan.10:21) ed è anche il primo Principe (Dan.10:13).
Gesù è il primo in ogni cosa: “Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistano in lui” (Col.1:17; At.26:23; Ap.1:11-17). Gesù è indicato con il nome di Mikael.
Nota bene che il nome di Gesù, nelle profezie, è sempre sostituito con altri nomi di personaggi conosciuti in quel tempo dai profeti, con simili caratteristiche.
Nella profezia data a Daniele, il nome di Gesù è indicato con Mikael. In primo luogo, perché non era ancora venuto il tempo che Gesù si manifestasse agli uomini e in secondo luogo, perché le profezie sono date in similitudini: “Ho parlato ai profeti, ho moltiplicato le visioni e per mezzo dei profeti ho usato similitudini” (Os.12:11).
Tutti quelli appartenenti al popolo Ebreo, che si troveranno scritti nel libro, saranno salvati durante gli ultimi sette anni (ultima settimana). Il tempo di angoscia, che non c’è mai stato e non ci sarà mai simile, da quando esistono le nazioni, è attribuito al regno di Satana, detto anche grande tribolazione.
L’uomo, che Satana userà, sarà ucciso da Gesù con il soffio della sua bocca, ovvero alla Parola.
La prima bestia, che ha sette teste e dieci corna, sarà l’uomo, che avrà lo spirito di Satana.
L’anticristo, la seconda bestia, che salirà dalla terra (Israele), riceverà tutto il potere da Satana. Egli è l’anticristo, farà miracoli e prodigi falsi, per sedurre il mondo intero, che dovrà adorare la prima bestia (Satana). Farà in modo che tutti adorino Satana, prenderanno il suo marchio o il numero del suo nome (Ap-13:16-17).
Questi due uomini saranno uccisi nella guerra di Armagheddon (Ap.16) o valle di Giosafat (Gioele 3) con la spada e le loro anime saranno gettate vive nello stagno di fuoco, che arde con zolfo (Ap.19:20).
Tutti i sedotti: capitani, prodi, cavalieri, liberi, schiavi, piccoli e grandi, che non hanno creduto all’evangelo della Grazia, saranno uccisi con la spada. Zaccaria profetizza che: “In quel giorno avverrà che per opera dell’Eterno vi sarà in mezzo a loro una grande confusione; ognuno di loro afferrerà la mano del suo vicino e alzerà la sua mano contro la mano del suo vicino” (Zac.14:13).
In quel giorno si compirà anche la profezia di Davide: “L’Eterno dice al mio Signore: -Siedi alla mia destra finché io faccia dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi-” (Sal.110:1; Ebr.1:13; At.2:34).
Davide profetizzò per lo Spirito Santo, indicando l’Eterno come il Signore di tutti, mentre Gesù, come mio Signore, perché?
Dio è il Creatore di tutti ed è per questo Signore, mentre Gesù è il mio Signore, perché non è il Signore di tutti, ma lo è solo di quelli che credono in Lui. Gesù è il nostro particolare Salvatore, come lo fu di Davide e, per questo, egli specifica: ”Il mio Signore”.
Gesù è salito nei cieli e si è posto a sedere alla destra di Dio, fino a che tutti i suoi nemici saranno posti come sgabello dei suoi piedi, quando col solo soffio della Sua bocca (2Tes.2:8) dirà una Parola e tutte le nazioni e popoli, riuniti per la guerra di Armagheddon, saranno uccisi con la spada dai loro stessi compagni (vedi anche Aggeo 2:22 e Ez.38:21). Essi moriranno di spada, perché il loro sangue deve fuoriuscire, arrivando a coprire milleseicento stadi.
Loro saranno posti come sgabello dei piedi di Gesù, per l’eternità (Ap.14:11-20). La loro anima sarà tormentata eternamente, notte e giorno con fuoco e zolfo e il fumo del loro tormento salirà davanti a Gesù (l’Agnello) e dei Suoi angeli (la Sposa).
Abbiamo presentato un breve estratto di quello che avverrà alla fine, quando il periodo della Grazia si concluderà e inizierà il tempo dell’ira di Dio, ultima settimana (sette anni) delle settanta settimane, per il popolo d’Israele, come l’angelo spiegò a Daniele (Dan.9:24-27).
Ritorniamo alla visione dell’apostolo Giovanni: “Io mi voltai per vedere la voce che aveva parlato con me. E, come mi fui voltato vidi sette candelabri d’oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, vestito d’una veste lunga fino ai piedi e cinto di una cintura d’oro al petto …” (Ap.1:12,13).
L’apostolo Giovanni vide Gesù, che gli dice: “io sono il primo e l’ultimo, e il vivente, io fui morto ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli, Amen: e ho le chiavi della morte e dell’Ades” (Ap.1:18).
Noi crediamo che ci sia un solo Dio, ma anche un solo Signore, Gesù Cristo e noi tutti fedeli esistiamo per mezzo di Lui (1Cor.8:6), perché Egli ci ha comprato a Dio con il suo sangue (Ap.5:9; 1Cor.7:23), “Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio” (1Cor.6:20).
Gesù ha vinto la morte, perché Dio lo ha risuscitato per primo, poi saremo anche noi risuscitati, rapiti nelle nuvole, prima che l’ira di Dio sarà riversata su tutti quelli che rimarranno, per essere posti come sgabello dei piedi del Signore.