L’apostolo Paolo, in tutte le sue epistole, incoraggia i credenti a non essere coinvolti nelle cose mondane, perché quello che vedono i nostri occhi, è solo per un momento, ma quelle celesti non avranno mai fine.
Se vogliamo fare pienamente la volontà di Dio, subiremo persecuzioni, “Infatti, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati” (2Tmt.3:12), ma tutto sarà per la nostra gloria futura, se noi sopporteremo ogni cosa, con pazienza, “perciò ci sforziamo, sia dimorando nel corpo sia esulando da esso, di essere a lui graditi” (2Cor.5:9). Dio non ci ha lasciati soli, ma ci ha dato la caparra dello Spirito, affinché siamo guidati nella verità e consolati da tutte le nostre sofferenze spirituali.
“Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d’un momento, quelle invisibili sono eterne” (2Cor.4:16-18).
Sia gloria all’Iddio Altissimo che, per mezzo di Gesù Cristo, la verità della Parola è arrivata fino a noi, mediante la divulgazione degli apostoli. In tutto il mondo, in questi ultimi giorni, un residuo santo diffonde ancora il profumo della conoscenza e tutto il popolo di Dio acclama le sue lodi, in ogni tempo, pregando e vegliando di continuo per arrivare al traguardo santi e irreprensibili.
“Siano rese grazie a Dio, il quale ci fa partecipare al suo trionfo in Cristo e diffonde per mezzo nostro il profumo della sua conoscenza nel mondo intero!
Noi siamo infatti dinanzi a Dio il profumo di Cristo fra quelli che si salvano e fra quelli che si perdono; per gli uni odore di morte per la morte e per gli altri odore di vita per la vita. E chi è mai all’altezza di questi compiti?
Noi non siamo infatti come quei molti che mercanteggiano la parola di Dio, ma con sincerità e come mossi da Dio, sotto il suo sguardo, noi parliamo in Cristo” (2Cor.2:14-17).
Parlare di Cristo e della salvezza, oltre ad essere nostro dovere e compito, come testimoni delle benedizioni, è un onore ed è un privilegio operare secondo la volontà di Dio, per servirlo gratuitamente, come noi abbiamo ricevuto tutto gratis “Guarite gli infermi, mondate i lebbrosi, risuscitate i morti, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt.10:8).
Moltissimi scrittori usano purtroppo la Parola di Dio per lucro e non come gli apostoli che, guidati dallo Spirito Santo, trasmisero il messaggio di salvezza gratuitamente. Così anche noi dobbiamo solo annunciare liberamente la Parola, che non è nostra, ma è una ricchezza ricevuta in dono: ”E se non siete stati fedeli nelle ricchezze altrui, chi vi darà le vostre?” (Lc.16:12), affinché altri possano riceverne i benefici e le promesse eterne, arricchendosi e arricchendo, alla gloria di Dio.
Amen.